Meditazione sul vangelo del giorno

Venerdì dopo le ceneri

Il seminatore uscì a seminare...

 

Dal Vangelo secondo Matteo (9,14-15)

In quel tempo,
si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero:
«Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte,
mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro:
«Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?
Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto,
e allora digiuneranno».

 

 

COMMENTO
Ci imponiamo regole alimentari per molte ragioni: salute, estetica, rivendicazione… ognuna delle quali prevede uno sforzo per raggiungere uno scopo. Perché la penitenza cristiana chiede il digiuno in Quaresima? Non per raggiungere un obiettivo, ma per amore, per partecipazione alla condizione dell’altro. Gesù espone il digiuno dei suoi discepoli e lo paragona al lutto di una vedova per lo sposo: nessuna voglia di mangiare quando la persona amata è assente! A ben vedere non manca anche oggi l’occasione di partecipare per amore alla sofferenza di Gesù, che nelle sue membra ancora è dilaniato. Il Venerdì di passione c’è anche oggi e interroga il nostro amore.

 

PREGHIERA
L’anima mia esulterà nel Signore
e gioirà per la sua salvezza.
Tutte le mie ossa dicano: «Chi è come te, Signore,
che liberi il povero dal più forte, il povero
e il misero da chi li rapina?».

Io, quand’erano malati, vestivo di sacco,
mi affliggevo col digiuno,
la mia preghiera riecheggiava nel mio petto.

Accorrevo come per un amico, come per un mio fratello,
mi prostravo nel dolore come in lutto per la madre.
Signore, tu hai visto, non tacere;
Signore, da me non stare lontano.

Déstati, svégliati per il mio giudizio,
per la mia causa, mio Dio e Signore!
Esulti e gioisca chi ama il mio diritto,
dica sempre: «Grande è il Signore,
che vuole la pace del suo servo».

La mia lingua mediterà la tua giustizia,
canterà la tua lode per sempre.

Preghiamo.

Signore Padre santo, con il digiuno quaresimale
tu vinci le nostre passioni, elèvi lo spirito, infondi la forza e doni il premio.
Tu vuoi che ti glorifichiamo con le opere della penitenza quaresimale,
perché la vittoria sul nostro egoismo ci renda disponibili alle necessità dei poveri,
a imitazione di Cristo tuo Figlio, nostro salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

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