Per coloro che sono impediti a riunirsi nell'assemblea eucaristica

Terza domenica di Quaresima

celebrazione familiare del giorno del Signore

CELEBRAZIONE IN FAMIGLIA DEL GIORNO DEL SIGNORE

III domenica di Quaresima

PRESENTAZIONE

Il cammino tutto in salita della Quaresima, ci ha portato alla terza domenica, un giorno del Signore ancora  segnato dalle restrizioni per le nostre comunità cristiane, impossibilitate a riunirsi insieme per celebrare l’Eucaristia.

Ma il vangelo del Signore, potenza divina di salvezza per chiunque crede (cfr. Rm , 1,16), può risuonare nei nostri cuori e nelle nostre famiglie anche quest’oggi, con questo strumento, con un tempo prolungato di lettura della Parola di Dio, con la recita della liturgia delle ore, per noi e per le persone che abbiamo accanto.

Ci incoraggia ad abbeverarci al vangelo una donna samaritana. Ha sete e cerca di dissetarsi. Imparerà che la sua sete interessa ad una persona che l’attende sull’orlo del pozzo. Anche noi abbiamo “sete”, e in questo tempo di limitazioni, scopriamo la mancanza di tante cose che davamo per scontate. Sul fondo del nostro desiderio, c’è il volto di Cristo: è lui che desideriamo in ogni nostra sete.

Ma il desiderio è reciproco: nel racconto evangelico anche Gesù ha sete. Egli non è indifferente come un pozzo, ma vivo come una persona, attende anche da te, come da quella donna samaritana una risposta di fede di fede. Non siamo lasciati da soli nella penuria, nel timore, perché il Signore è il compimento della nostra sete. Nel salmo 41(42) una immagine molto delicata ci paragona alla cerva assetata, che cerca acqua nel ruscello. Il Signore è questa sorgente che ci ristora. Il suo vangelo è desiderio che si appaga e cresce, in attesa di poterci radunare nuovamente per l’eucaristia e dare pienezza alla comunione con lui.

Introduzione

Tutti si segnano con il segno della croce, mentre la Guida dice: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti:  Amen.

Guida: Nel giorno di Pasqua, Gesù risorto incontrò i suoi discepoli, per comunicargli che le loro speranze erano compiute, nella sua risurrezione dai morti. Anche oggi, Pasqua della settimana, il Signore incontra noi, i suoi discepoli, e davanti alle nostre preoccupazioni e alle nostre privazioni, continua a dirci: “Pace a voi” (Gv 20,19). A lui, presente in mezzo a noi, esprimiamo le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce, formulano il grande desiderio che abbiamo di lui.

Salmo 41(42)
Tutti: Perché ti rattristi, anima mia, perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

Lettore: Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Tutti: Perché ti rattristi, anima mia, perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

Lettore: Le lacrime sono il mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo Dio?».
Dirò a Dio: «Mia roccia! Perché mi hai dimenticato?
Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?».

Tutti: Perché ti rattristi, anima mia, perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

Lettura

Vangelo  Chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno.
Lettore: Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 4,5-42)
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Osserviamo qualche istante di silenzio.

Commento

Uno dei presenti: L’acqua di pozzo non è buona. Fa sopravvivere, ma non disseta, L’acqua ferma di un pozzo è stagnante, imputridisce… non si può paragonare alla sorgente, freddissima e cristallina, che esce dalla roccia e da quelle profondità sbuca incontaminata e pura. Noi, come la donna samaritana, ci accontentiamo nella nostra sete di qualcosa che sul momento sembra dissetare, ma che è un surrogato pericoloso e squalificante. La donna cercava l’amore e ha cambiato 5 uomini, prima di trovarne uno che comunque non l’amava tanto da sposarla; cercava fede religiosa e ha trovato polemiche e dispute; cercava rapporto con Dio e non sapeva quando, se e chi avrebbe mai potuto accontentarla. Noi ci riconosciamo nella donna samaritana, e non solo per i suoi tentativi maldestri di felicità, ma anche perché abbiamo come lei “il Signore che ci parla”, nel suo Vangelo (cfr. Gv 4,26). Non ci accada, per distrazione, di rimanere disidratati, affianco della sorgente.

Professione di fede
Guida: Come i samaritani, anche noi sappiamo che Gesù è il Salvatore del mondo, venuto dal Padre per realizzare il suo Regno, nello Spirito Santo.
Tutti: Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Preghiera

Guida: Il Padre cerca noi, la nostra fede e la nostra adorazione. La esprimiamo nella confidenza con cui gli esponiamo le nostre preghiere.
Tutti: Abbi pietà di noi, Signore.

Lettore: Per la santa Chiesa di Dio, perché corra incontro all’umanità intera, nella gioia di condividere la speranza trovata nel Vangelo di Gesù Cristo, preghiamo.

Lettore: Per la nostra Chiesa diocesana, che nell’icona biblica della Samaritana ha voluto tracciare il percorso di questo anno pastorale, perché ciò si è seminato nelle zone pastorali, fiorisca a suo tempo in percorsi di conversione missionaria delle nostre comunità, preghiamo.

Lettore: Per quanti espongono la propria vita al contagio per servire le persone malate in questo tempo di epidemia, perché il Signore li ricompensi per la loro opera, preghiamo.

Lettore: Per i malati, specialmente quanti sostengono in solitudine la loro condizione precaria, per quanti hanno amici e familiari lontano e sono impediti di prendersene cura per le restrizioni in vigore, perché il Signore abbia misericordia delle nostre sofferenze e ci conceda presto la salute e la fine del contagio, preghiamo.

Preghiera del Signore
Guida: Rivolgiamoci al Padre, come ci ha insegnato Gesù, maestro e salvatore del mondo:
Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Guida: Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
Tutti: Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Orazione
Guida: Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che per volontà del Padre e con l’opera dello Spirito Santo, morendo hai dato la vita al mondo, per il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue offerto sull’altare dalla tua Chiesa anche per noi, liberaci da ogni colpa e da ogni male, fa che siamo sempre fedeli alla tua legge  e non siamo mai separati da te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen.

Mentre tutti si segnano con il segno della croce la Guida dice:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti: Amen.

 

condividi su