Dal vangelo secondo Luca (Mc 2,1-12)
In quel tempo Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico:
«Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
COMMENTO
La guarigione del paralitico è finalizzata alla manifestazione del Figlio dell’uomo e della sua autorità, anche sul peccato. Gesù sente di essere il Messia inviato dal Padre per esercitare la sua autorità sul mondo intero. Chiede di essere riconosciuto, e per questo riconoscimento fa miracoli, perché si creda che egli agisce in nome e con la potenza dell’Altissimo. Contrariamente alla nostra sensibilità, è il peccato la sciagura più grave, perché separa da Dio e ci fa perduti a lui, piuttosto della malattia, che non ci disperde da lui. Anche noi partecipiamo dell’azione messianica di Gesù, quando non permettiamo che la malattia e la fragilità dell’uomo generino separazione, isolamento, da Dio e dagli uomini, quando “perdoniamo ai nostri debitori”, perché la comunione divina vinca sulla dispersione del peccato.
PREGHIERA
Salmo 31(32)
Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell’angoscia;
quando irromperanno grandi acque
non potranno raggiungerlo.
Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,
mi circondi di canti di liberazione:
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!
Preghiamo.
Accogli con benevolenza, o Signore,
le suppliche dei tuoi fedeli
e guarisci le loro debolezze,
perché, ottenuta la grazia del perdono,
gioiscano sempre della tua benedizione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.