Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv Gv 7, 1-2. 10. 25-30)
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano:
«Non è costui quello che cercano di uccidere?
Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla.
I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo?
Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
COMMENTO Da dove viene Gesù? Questa è la domanda che si fanno gli abitanti di Gerusalemme. Si sa che nasce a Betlemme, che viene da Nazaret… mentre del Cristo, di colui che deve realizzare l’opera di Dio, ci si aspetta una origine misteriosa. Gesù rincara la dose: “se vengo da Dio, allora sono anche l’unico che lo conosce davvero, a differenza di tutti gli altri”. La pretesa di Gesù è straordinaria, più di quella di Abramo, di Mosè, di Elia, quella non solo di aver fatto esperienza di Dio un giorno, ma di avere origine da lui, di avere familiarità con lui, di avere un incarico da lui.
Io credo, Gesù, che tu vieni dal Padre, vieni per me, perché nelle tue parole e nelle tue opere il Padre ancora mi parli e realizzi il suo Regno.
PREGHIERA
Salmo 2
Perché le genti sono in tumulto
e i popoli cospirano invano?
Ride colui che sta nei cieli,
il Signore si fa beffe di loro.
Egli parla nella sua ira,
li spaventa con la sua collera:
«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna».
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane».
E ora siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore.
Beato chi in lui si rifugia.
Preghiamo.
Ascolta, o Padre,
la preghiera dei tuoi figli,
che professano la fede nel Cristo Salvatore,
generato prima di tutti i secoli,
coeterno con te nella gloria,
incarnato nel seno della vergine Maria,
crocifisso, morto, sepolto
risuscitato dai morti e
asceso alla tua destra nella gloria,
e fa’ che, secondo la promessa,
sentiamo la sua presenza in mezzo a noi,
sino alla fine dei tempi.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.