Meditazione sul vangelo del giorno

VENERDÌ XI SETTIMANA

Chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 6,19-23)

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice,
tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».  

COMMENTO

Il nostro sguardo si accompagna sempre anche al desiderio. Eva cominciò il suo peccato guardando l’albero, prima di mangiare il frutto e anche noi accompagniamo e alimentiamo le nostre brame con lo sguardo. Gli antichi pensavano che gli occhi fossero una finestra che faceva entrare luce nel cuore, pertanto l’occhio velato dalla cupidigia getta ombra sul cuore. Per avere un “occhio semplice” non bisogna disprezzare il desiderio, ma purificarlo, perché se desideriamo il bene nostro e dei fratelli, il nostro occhio rimane limpido e la nostra vita luminosa.

PREGHIERA
Sal 9 (10)

Il malvagio si vanta dei suoi desideri,
l’avido benedice se stesso.
Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore:
«Dio non ne chiede conto, non esiste!»;
questo è tutto il suo pensiero.

Sta in agguato dietro le siepi,
dai nascondigli uccide l’innocente.

I suoi occhi spiano il misero,
sta in agguato di nascosto
come un leone nel covo.
Sta in agguato per ghermire il povero,
ghermisce il povero attirandolo nella rete.

Sorgi, Signore Dio, alza la tua mano,
non dimenticare i poveri.
Perché il malvagio disprezza Dio
e pensa: «Non ne chiederai conto»?

Eppure tu vedi l’affanno e il dolore,
li guardi e li prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero,
dell’orfano tu sei l’aiuto.

Preghiamo.
O Dio, Padre della luce,
che conosci le profondità dei cuori,
apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito,
perché vediamo colui che hai mandato
a illuminare il mondo e crediamo in lui solo:
Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro salvatore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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