Meditazione sul vangelo del giorno

Venerdì XXVIII settimana

Chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Luca (12,1-7)

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone,
al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire
anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei,
che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze».

COMMENTO

L’ipocrisia è la falsità con cui si è in un certo modo nell’intimo e in un altro nell’apparenza. È spregevole questa menzogna, non c’è dubbio. È diversa però la reazione che vuole porre rimedio a questa doppiezza. Noi infatti ci scagliamo volentieri contro le persone che non sono specchiate nella loro integrità, mentre ci giustifichiamo volentieri per la nostra debolezza. Anzi, quello che non riusciamo a vivere in pienezza finiamo per disprezzarlo, vantandoci di essere sinceri solo perché rinunciamo a quella giustizia che ci supera. Dal momento che ciò che è nascosto sarà reso pubblico, quando non possiamo possiamo esibire integrità, percorriamo almeno la via dell’umiltà.

PREGHIERA
Salmo 138(139)

Signore, tu mi scruti E mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?

Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,

anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.

Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.

Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;

vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.

O Padre,
Porta a compimento in noi, o Signore,
l’opera risanatrice della tua misericordia
e fa’ che, interiormente rinnovati,
possiamo piacere a te in tutta la nostra vita.
perché purificati interiormente,
possiamo godere la visione della tua gloria.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

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