Calendario proprio della Chiesa bolognese

23 SETTEMBRE: BEATA ELENA DUGLIOLI DALL’OLIO

Santa Messa e Liturgia delle ore

23 settembre: Beata Elena Duglioli Dall’Olio

Memoria facoltativa

La beata Elena esprime in modo mirabile il carisma della vedovanza cristiana, fervente di preghiere e di opere di carità. Nata a Bologna nel 1472 dall’illustre famiglia Duglioli, manifestò una precoce propensione per la vita nascosta, l’orazione, l’impegno assiduo al servizio del prossimo. A quindici anni, pur desiderando entrare nel monastero delle Clarisse del Corpus Domini, fu data in sposa al notaio Benedetto Dall’Olio, con il quale visse santamente e in profonda sintonia spirituale. Dotata di un singolare discernimento dello spirito divenne consigliera degli umili e dei potenti. Attinsero alla sua saggezza e preghiera di intercessione personalità insigni come Giulio II e Leone X. Predisse il giorno del proprio esodo pasquale, avvenuto in Bologna il giorno di s.Tecla vergine, il 23 settembre 1520. Il suo corpo incorrotto è custodito in S.Giovanni in Monte, nella cappella di santa Cecilia fatta costruire dal vescovo di Pistoia per ispirazione della Beata stessa. Leone XIII nel 1828 confermò il suo culto.

Lo stretto legame tra l’originaria attività ospedaliera e la devozione dei confratelli era espressa anche dal motto iscritto sotto la doppia croce: “Vitam dat nobis crux tua, Christe Jesu” (la tua croce ci dona la vita, o Cristo Gesù). Santa Maria della Vita, patrona degli ospedali della nostra città, ha un formulario proprio dalla riforma del Calendario del 1964.


SANTA MESSA

ANTIFONA D’INGRESSO Cfr. Pro 14,1-2

Ecco la donna saggia, che edifica la sua casa,
teme il Signore e cammina sulla via della giustizia.

COLLETTA
O Padre, grandezza degli umili,
che nella beata Elena hai dato alla tua Chiesa
un sublime esempio di carità e pazienza,
per sua intercessione fa’ che
ci dedichiamo generosamente al servizio del prossimo,
per essere da te benedetti nel regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.

SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, questo sacrificio,
espressione della nostra fede,
e donaci un’esperienza viva del mistero
che celebriamo nel devoto ricordo della beata Elena.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Mt 12,50
«Chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli,
è per me fratello, sorella e madre,» dice il Signore.   

DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che nella memoria della beata Elena
ci hai colmato dei tuoi doni,
fa’ che, rinnovati dal pane della vita,
procediamo sicuri nel cammino della salvezza.
Per Cristo nostro Signore. Amen.


LITURGIA DELLE ORE

Dal Comune delle sante donne con salmodia del giorno dal salterio, eccetto quanto segue.

UFFICIO DELLE LETTURE

Seconda Lettura
«Brieve ed signoril modo del spiritual vivere e di facilmente pervenire alla cristiana perfectione, dettato dalla candidissima e Beata Vergine Helena detta da Bologna, alla Illustrissima Madonna Anna Marchesana di Monferrato sua spiritual diletta figlia»
[(1520): Melloni, Atti, cl. I, v. III, pp. 436-440 (ritrascritto)].

Come ricercare l’intima unione con Cristo

Nell’ultima parte della Messa, quando il sacerdote si comunica, poiché ogni anima ben disposta e preparata può anche lei in quel momento comunicarsi con una comunione spirituale, vi esorto di sollevare la mente e con ogni ardore bramare che il vostro Signore si degni unirsi con voi e nutrire la vostra anima con un cibo spirituale; infatti la comunione non è altro che una intima unione e congiungimento fra lo sposo celestiale e l’anima innamorata, che verrà da lui rinnovata in un essere tutto spirituale e angelico. E in questo modo ogni volta che l’anima desidera unirsi con il suo divino amore, si comunica spiritualmente e acquista merito come se si comunicasse sacramentalmente. Perciò diceva il glorioso Agostino «Credi e già ti sei cibato», cioè se con vera fede crederai, e desidererai con ogni affetto unirti al tuo Signore, ti sei comunicato. In questo modo ogni giorno i veri servi di Dio si comunicano e a volte tanto più felicemente degli stessi sacerdoti, in quanto si trovano ad essere più puri, più degni, più desiderosi. Dica dunque allora l’anima infiammata d’amore: O soavissimo mio amore, o unico bene del mio cuore o celeste, anzi divino pane, pane di vita, cibo beato di tutti gli uomini, ti prego per il tuo infinito amore, per la dolcezza della tua carità di rinforzare e nutrire l’anima mia debole, affamata e assetata di te. Riempi questo mio cuore di quel prezioso e vivifico sangue affinché, di te solo saziato, si estingua in lui ogni fame e desiderio di cose terrene, sia sempre con te, a te solo pensi, te solo brami, te solo cerchi e nel tuo solo e beato amore arda e si consumi. E così perseverando in queste amorose aspirazioni, sentirete il vostro cuore infiammarsi e rafforzarsi nel divino amore. Iniziando così la giornata, tutto ciò che accadrà nel giorno andrà bene.

Responsorio Gv 6, 56; Dt 4, 7

R. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * dimora in me e io in lui.
V. Qual grande nazione ha la divinità così vicina a sè, come il Signore è vicino a noi ogni qualvolta che lo invochiamo?
R. Dimora in me e io in lui.

Orazione
O Padre, grandezza degli umili, che nella beata Elena hai dato alla tua Chiesa un sublime esempio di carità e pazienza, per sua intercessione fa’ che ci dedichiamo generosamente al servizio del prossimo, per essere da te benedetti nel regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

condividi su