Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA III DELL’ANNO – DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

Prima Lettura Ne 8,2-4.5-6.8-10. Leggevano il libro della legge e ne spiegavano il senso.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 18. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

Seconda Lettura 1Cor 12,12-30 [forma breve 12,12-14.27]. Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.

Vangelo Lc 1,1-4; 4,14-21. Oggi si è compiuta questa Scrittura .

Le parole degli uomini sono più potenti di quello che pensiamo. Noi le lanciamo con noncuranza, ma esse, quando raggiungono un altra persona, sono in grado di ferire e di fasciare, di far nascere qualcosa di buono o di cattivo. Sono vaporose ed eteree, eppure sono potenti:

attirano e respingono, uniscono e separano. Certo non sono onnipotenti, la loro durata è limitata nel tempo e la loro forza è a scadenza. Ma se sono così le parole umane, quanto più la Parola di Dio che disse “Sia la luce!” e la luce fu, che chiama all’esistenza le cose ed esse cominciano ad esistere.

Questa è la Parola di Dio, è il Verbo che il Padre ha pronunciato e che rivolge a tutti noi, nel quale chiama ciascuno di noi “Figlio” e per questo lo diventiamo realmente.

Questa Parola però attende un suo compimento nella nostra risposta, perché non solo ci rende figli, ma suscita anche la nostra risposta, in gesti e colloqui degni di un figlio davanti al Padre suo.

Il dialogo è la forma propria dell’essere figli, di chi accoglie la Parola che lo chiama e lo genera come interlocutore alla pari del Padre celeste e lo invita a rispondere, nella grande dignità ricevuta.

Questa parola che abbiamo udito con le nostre orecchie, si compie ancora oggi, per noi che rinnoviamo la sua accoglienza e il suo ascolto.

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