Cos’è la gioia? Il Vangelo ci invita a immaginare la gioia come l’avere trovato ciò che si stava cercando, e che quanto più lo si è cercato, tanto più la gioia dilaga. Anche Gesù ha un desiderio e coronarlo diventa per lui motivo di vera gioia. La sua ambizione è quella di recuperare l’umanità perduta, per questo è venuto nel mondo e solo al compimento di questo proposito egli può rallegrarsi.
Anche per noi, una gioia che fosse la realizzazione di una ambizione personale e non invece un bene condiviso con altri sarebbe una gioia deludente, in fine fallimentare. Così anche il Figlio di Dio non gode di vincere la morte da solo, di tornare all’abbraccio del Padre da solo, ma di vincere insieme con noi e per noi ritornare alla casa del Padre.
Il maestro insegna anche a noi la vera gioia, perché desideriamo godere insieme con gli altri di essere trovati dal Padre e introdotti alla vita divina.
Prima Lettura Es 32,7-11.13-14. Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.
Salmo Responsoriale Dal Sal 50 (51) R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.
Seconda Lettura 1 Tm 1,12-17. Cristo è venuto per salvare i peccatori.
Vangelo Lc 15,1-32. Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.
- Foglio letture (XXIV anno C)
- Preghiere dei Fedeli XXIV TO (anno C)
- Giorno del Signore in famiglia XXIV domenica (anno C)
- Vangelo per i bimbi.pdf; Vangelo per i bimbi.docx
- Liturgia delle ore XXIV domenica dell’anno C (IV del salterio)
- Commenti alle letture e alla liturgia del giorno
- Commento alla colletta (MR p. 284 O Padre, che ci hai liberati dal peccato)