Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA XXV ANNO C

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

La religione non nasce per la paura dell’uomo, ma le paure dell’uomo sono potenti, determinano alla fine di chi fidarsi. Davanti al timore, l’uomo cerca un sostegno affidabile, che lo sostenga quando anche i suoi incubi possano concretizzarsi. Un bravo cacciatore sa che per prendere la sua preda dovrà spaventarla, e indurla a scegliere la via che lo farà cadere in trappola, a decidere sull’impulso la via che sembra più veloce e sicura, e che lo esporrà invece meglio alla cattura.

La ricchezza è la scelta più semplice per rispondere alle nostre paure: avere le risorse per poter pagare quello di cui sentiamo la mancanza, per avere ciò che ci sembra essenziale. Avere quella sorgente di “sicurezza”, ci incoraggia sacrificare altro: energie, tempo, scelte, persone, valori… Così si consuma però la nostra rovina, perché dopo aver sacrificato tutto per la sicurezza che viene dal denaro, ci ritroviamo più intimoriti, e abbiamo sciupato occasioni irripetibili di crescere invece nella pace e sicurezza autentica.

Dio è affidabile. Egli vince le paure perché non lascia soli, è con noi nella prova, e non dimentica chi confida in lui.

«Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui, lo libererò
e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni
e gli farò vedere la mia salvezza» 
(Sal 90,15-16)

Prima Lettura Am 8,4-7. Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.

Salmo Responsoriale Dal Sal 112 (113). R. Benedetto il Signore che rialza il povero.

Seconda Lettura 1Tm 2,1-8. Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.

Vangelo Lc 16,1-13. Non potete servire Dio e la ricchezza.


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