Meditazione sul vangelo del giorno

Giovedì V di Pasqua. 14 maggio san Mattia

L'anima mia ha sete del Signore

Dal vangelo secondo Giovanni (15,9-17)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi
e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga;
perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri»

COMMENTO La religione cristiana non è iniziativa degli uomini, ma la rivelazione di una iniziativa di Dio, che cerca e sceglie l’umanità, ciascuno di noi. Non è dunque una nostra conquista del cielo, ma offerta del cielo rivolta a noi. Non siamo noi ad avere amato Dio, ma lui ci ha amato per primi, ancora peccatori e nemici, e ci ha scelti.
Eletti dal Signore, facciamo l’esperienza della comunione con lui. Quando corrispondiamo in pienezza scopriamo che noi siamo suoi, ed egli è il nostro Dio. Uniti al Signore possiamo lasciare nel mondo un segno che ha il sapore del Regno di Dio, che riesce ad esprimere qualcosa della opera di Dio. Uniti al Signore ci riscopriamo figli amati dal Padre, fratelli di tutti nell’amore.

PREGHIERA
Salmo 112(113)

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

Preghiamo.

O Dio,
che hai voluto aggregare san Mattia
al collegio degli Apostoli,
per sua intercessione concedi a noi,
che abbiamo ricevuto in sorte la tua amicizia,
di essere contati nel numero degli eletti,
per essere accolti nella comunione
gloriosa dei tuoi santi.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

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