Dal vangelo secondo Luca (Lc 6,20-26)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
COMMENTO
“Guai” è una parola onomatopeica che mette nella frase il guaito; più che una maledizione risuona come un lamento, come un grido addolorato. Ricchezza, sazietà, risata entrano nel lamento di Gesù non perché non siano cose belle e desiderabili, ma perché coloro che cercano questa pienezza nel mondo, esauriscono qui ogni loro speranza e costringono la loro esperienza umana solo nel tempo presente, decurtandosi dimensioni ulteriori e più ampie. “Poveri voi”, sembra dire Gesù, “perché per voi è tutto qui. Sazi dell’ “antipasto”, ingannati come con i falsi profeti”.
PREGHIERA
Salmo 61(62)
Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: non potrò vacillare.
In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.
Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore:
nostro rifugio è Dio.
Sì, sono un soffio i figli di Adamo,
una menzogna tutti gli uomini:
tutti insieme, posti sulla bilancia,
sono più lievi di un soffio.
Non confidate nella violenza,
non illudetevi della rapina;
alla ricchezza, anche se abbonda,
non attaccate il cuore.
Una parola ha detto Dio,
due ne ho udite:
la forza appartiene a Dio,
tua è la fedeltà, Signore;
secondo le sue opere
tu ripaghi ogni uomo.
Preghiamo.
O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
