Vivere il Giorno del Signore

SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI. Anno B

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

Da secoli, dalla metà del XIII secolo, una festa ci raccoglie insieme per godere del dono dell’eucaristia, quel pane e quel vino che nella messa ci svelano la presenza del Signore Gesù e il dono della sua vita per amore nostro. È la festa del Corpo e del Sangue del Signore (Corpus Domini). Questo dono per noi è confermato in ogni celebrazione eucaristica, in ogni ripetizione dei gesti dell’ultima cena consegnati a noi dal Signore stesso. E così, ogni generazione può sentirsi oggetto di questo amore straordinario, può sedersi alla mensa di Gesù e ricevere la sua vita.

Quando rispondiamo all’invito e ci nutriamo del Signore la nostra storia di salvezza raggiunge il suo culmine, si compie la promessa di diventare figli di Dio, di entrare nell’abbraccio del Padre, di formare un cuore solo e un’anima sola con tutti, di anticipare l’eternità, ci ricomporre le iniquità del mondo, perché tutto l’amore che Cristo ha manifestato sulla croce, ci viene nuovamente offerto.

E noi andiamo giustamente fieri di questo cibo, lo onoriamo volentieri con ogni segno di devozione, di affetto, di bellezza, per la gioia di saperci amati da Dio. Lo cerchiamo con desiderio, e lo riceviamo con fede.

Prima Lettura Es 24, 3-8. Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 115. Alzerò il calice della salvezza  e invocherò il nome del Signore.

Seconda Lettura Eb 9, 11-15. Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza

Vangelo Mc 14, 12-16. 22-26 Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.


 

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