Il nostro mondo è segnato dalla presenza del male. Senza ingenuità dobbiamo ammettere che è all’opera colui che desidera guastare l’azione di Dio. Il Vangelo ci annuncia però che non c’è speranza per il male, perché l’esito di ogni cosa è nelle mani del Signore, indipendentemente dall’agitarsi del Maligno. Cristo è più forte, è vincitore del male, non perché lo eviti -lui stesso subisce la violenza del male- ma perché non permette che esso guasti irrimediabilmente l’iniziativa divina. Quando Cristo risorto appare ai discepoli, egli mostra i segni della passione, di quella violenza che il male ha riversato su di lui, ma li svela redenti, risorti, glorificati. Così si annuncia la grandezza di Dio, facendo sì che tutto, persino l’ostilità del male, finisca poi per dire la gloria dell’Onnipotente.
Noi vogliamo credere nel Signore Gesù e nella sua autorità, che a nome del Padre e con la sua potenza agisce nel mondo annunciando la liberazione dal male e la partecipazione alla vita di Dio. Noi riconosciamo che oltre ogni esperienza del male, per quanto spaventosa, Cristo è luce nelle tenebre
Prima lettura: Gn 3,9-15. Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
Salmo responsoriale: Dal Salmo 129(130). R. Il Signore è bontà e misericordia.
Seconda lettura: 2 Cor 4,13-5,1. Crediamo, perciò parliamo.
Vangelo: Mc 3,20-35. Satana è finito.
- Foglio letture (domenica X del tempo ordinario, anno B)
- Liturgia delle ore X domenica dell’anno B (II del salterio)
- Giorno del Signore in famiglia X domenica (anno B)
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