Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA II DI QUARESIMA, Anno A

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

C’è un sole che illumina la vita dei credenti e li strappa dalla tirannia del buio: è Gesù, il Figlio di Dio. I discepoli che videro il volto di Gesù brillare come il sole e splendere nel buio della notte, hanno riconosciuto che solo davanti a lui possiamo “camminare nella luce”. Fa paura il buio; il sole è “bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione” (S. Francesco, Cantico delle creature); È consolante e incoraggiante sapere che il Padre celeste ha mandato nel mondo il suo Figlio proprio perché godiamo libertà e bellezza per la sua presenza. Come avviene? Seguendo l’invito che risuona dal Padre celeste noi possiamo ascoltare il suo Figlio e godere così della sua luce. Quando infatti le sue parole entrano nel nostro cuore, le comprendiamo con la nostra intelligenza e le traduciamo in azioni autentiche, allora la sua luce diventa nostra noi non siamo più prigionieri delle tenebre.

È vero che non è ancora il giorno compiuto del regno dei cieli, ma godere dell’aurora di quel giorno nella presenza del Signore incoraggia il nostro cammino. Come la pasqua annuale sta davanti a noi e ancora non è compiuta, così anche la pasqua eterna, di luce piena nella vita divina, ancora non ci appartiene, ma vale la pena di indirizzarci ad essa e di cominciare a godere della vita del Figlio di Dio.

È bello stare con lui, è bello ascoltarlo e partecipare della sua luce. È bello attendere e facilitare il suo giorno di liberazione e di pace.

Prima Lettura Gn 12,1-4a. Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.

Salmo Responsoriale  Dal Sal 32 (33). R. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Seconda Lettura 2 Tm 1,8b-10. Dio ci chiama e ci illumina.

Vangelo Mt 17,1-9. Il suo volto brillò come il sole.

 


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