Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA III DI QUARESIMA, anno A

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

La vita umana è tutta un desiderio. Continuamente abbiamo fame e sete di qualcosa, che sia materiale o no, e il desiderio ci spinge in avanti alla ricerca. Non siamo mai sazi, appagati. Piuttosto noi siamo abisso incolmabile di desiderio e forse anche in questo portiamo un tratto della somiglianza con Dio. Finché non troviamo Gesù e allora l’anima si dà pace, perché si sente voluta bene e si sente nella considerazione e nella premura di Dio. Perché temere? Di cosa patire quando siamo con lui? È l’esperienza della donna samaritana e di tutti i credenti, che quando hanno cominciato a credere in Gesù hanno cominciato anche a calmare la sete e quanto più hanno perseverato in questo rapporto con il Signore, tanto più hanno colmato la loro vita. Altre sorgenti che promettono di soddisfare, sono come acqua di mare per chi ha sete: non fanno altro che aumentare la sete. È l’insoddisfazione il tratto comune dell’uomo lontano da Dio, diffidente e solo, che si rassegna a inseguire cose che lo lasceranno più stanco di prima. Solo in Dio riposa l’anima mia, da lui la mia salvezza (Sal 61(62),2).

Prima Lettura Es 17,3-7. Dacci acqua da bere.

Salmo Responsoriale Dal Salmo Sal 94 (95). R. Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

Seconda Lettura Rm 5,1-2.5-8. L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato.

Vangelo Gv 4,5-42. Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.

 


condividi su