DOMENICA III DI AVVENTO. ANNO C

La ricerca della felicità è uno degli impulsi imprescindibili della nostra vita, per la quale mettiamo in campo tutte le nostre risorse. E quando accade che le vicende ci portano alla rassegnazione, scopriamo che questa rinuncia è così dolorosa da perdere qualcosa della nostra umanità.

Per essere felici siamo anche maldestri, affrettati, rischiamo di essere vulnerabili, facili preda di chi si vuole approfittare di noi con facili promesse. Qual è la via della nostra felicità? Sorprendentemente è una persona, non è qualcosa o una condizione particolare: È Gesù, riconosciuto e accolto, che ci vuole bene. Giovanni Battista si presenta a noi con questo incoraggiamento, ad essere coraggiosi per avere lui, e nel rapporto con lui avere il compimento desiderato per la nostra vita. Non ci dispiaccia lasciare qualcosa per prendere lui. Non ci freni dismettere qualcosa per assumere lui. Non ci intimorisca sprecare qualcosa per guadagnare lui.

La gioia sarà in questo abbraccio che adesso viviamo nella fede e che alla fine dei tempi sarà completo, quando lo vedremo tornare sulle nubi del cielo per introdurci alla sua festa senza tramonto.