Nel tempo di restrizioni per la pandemia

QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA

Celebrazione familiare e altri strumenti per santificare il Giorno del Signore

Preghiera in famiglia: di seguito, oppure Sussidio
Vangelo domenicale per i bimbi: Profumo di risurrezione (Colore); Profumo di risurrezione (B/N)
Liturgia delle ore del giorno: Primi vespri. Lodi mattutine. Secondi vespri.
Meditazione personale: Il Vangelo di Lazzaro
Insieme con l’arcivescovo: Insieme con l’arcivescovo: Continuiamo a pregare nel tempo dell’epidemia 
Proposte della CEI:
Sussidio domenicale per la preghiera domestica
Approfondimenti: Commento al lezionario e all’eucologia del giorno

CELEBRAZIONE IN FAMIGLIA DEL GIORNO DEL SIGNORE

V domenica di Quaresima

PRESENTAZIONE

È la 5a e ultima domenica di quaresima, di una quaresima strana, che è coincisa con le restrizioni di questa pandemia.
Abbiamo dovuto accettare che gli incontri con i familiari e gli amici fossero un rischio per la salute nostra e dei nostri cari. Abbiamo dovuto considerare rischioso anche radunarci insieme per l’Eucaristia, perché il luogo dell’esperienza di salvezza non venisse profanato, diventando il luogo del contagio e della morte. Anche in questa tribolazione, con la preoccupazione per il futuro economico del paese intero, con l’ansia per la salute dei malati, con il dispiacere per coloro che sono morti, ci raggiunge il Giorno del Signore. La Domenica è un giorno che è caparra della Pasqua, della liberazione e della pace che viene dalla vittoria di Cristo. E proprio per le ombre di questi giorni è ancor più un dono prezioso che il Signore fa a ciascuno di noi. E non solo per noi stessi, ma anche per coloro che ci sono accanto, per i vicini di casa, perché la vittoria di Cristo sulla morte riempia di speranza i nostri giorni. L’ascolto del Signore, la preghiera, la carità, il riposo, il perdono, la riconciliazione, la giustizia, sono tutte occasioni che possono santificare questo giorno, possono renderlo promessa e aurora del giorno di liberazione e di salute, di raduno e di consolazione, che aspettiamo con fiducia.
Gesù che chiama Lazzaro fuori dalla morte, chiama anche noi a scuoterci e a risollevarci nella fede in lui. «Io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio»

 

Introduzione

Tutti si segnano con il segno della croce, mentre la Guida dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Tutti: Amen.
Guida: La speranza è la virtù che ci mette in moto; è il pensiero di un futuro che oggi non si vede ancora, ma siccome ci sarà, è capace adesso di determinare scelte, rinunce, proposte, progetti. Quella meta è la risurrezione alla fine dei tempi, quando parteciperemo definitivamente e completamente alla gloria di Cristo. Per quella speranza noi camminiamo nel mondo, senza lasciarci smarrire dai segni di morte e di rovina, perché siamo chiamati e attirati a quella vita piena.

Salmo 117(118)

Tutti: Nell’angoscia ho gridato al Signore, mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
Lettore:Celebrate il Signore, perché è buono; eterna è la sua misericordia. Il Signore è con me, non ho timore; che cosa può farmi l’uomo? Il Signore è con me, è mio aiuto, sfiderò i miei nemici.
Tutti: Nell’angoscia ho gridato al Signore, mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
Lettore: Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore. Il Signore mi ha provato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte.
Tutti: Nell’angoscia ho gridato al Signore, mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.

Lettura

Vangelo Io sono la risurrezione e la vita.

Lettore: Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 11,1-45)
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui. 

Osserviamo qualche istante di silenzio.

Commento

Uno dei presenti: Gesù è Signore dei vivi e dei morti. Noi che celebriamo il giorno settimanale della sua risurrezione, la domenica, lo sappiamo e lo proclamiamo con forza: la morte non ha l’ultima parola. Non è la morte la conclusione della nostra vita, perché anche oltre la fine della nostra vita biologica c’è il Signore dei vivi e dei morti. Non ci servono false illusioni e speranze artificiose. Sappiamo che il male è presente nel mondo, sappiamo che ne siamo vittime e complici insieme, sappiamo che la morte c’è, ma sappiamo anche che il Signore è il vivente e in lui anche noi vivremo. Le cose che facciamo le facciamo pensando alla vita, alla risurrezione, e anche quando piangiamo per i nostri cari defunti, le nostre lacrime sono l’espressione di una nostalgia che si colmerà nel cielo.

Professione di fede

Guida: Con Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, con quei molti che nel Vangelo credettero in Gesù, con i discepoli di tutto il mondo e di tutti i tempi, anche noi professiamo la nostra fede.
Tutti: Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Preghiera

Guida: Gesù è la risurrezione e la vita. Segnati dalla malattia e dalle tribolazioni di questi giorni, invochiamo il Salvatore per avere accesso alla sua vita e nutrire così la nostra speranza nel regno dei cieli, che si anticipa anche oggi con segni consolanti della vittoria di Cristo sul male.
Tutti: Abbi pietà di noi, Signore.

Lettore: Perché la Chiesa testimoni con forza la sua fede nel Signore Gesù Cristo, anticipando la vita del mondo che verrà nella misericordia, nella preghiera, nella giustizia, nel perdono, nella compassione, nel soccorso. Preghiamo.

Lettore: Perché ascoltiamo con fede la parola di Gesù Cristo e ci lasciamo attirare da lui a vivere fin d’ora la sua vita eterna e divina, con coraggio, prendendo le distanze dal male e dal peccato che la smentiscono. Preghiamo.

Lettore: Per gli anziani soli, per i malati in isolamento, per le persone impaurite per le minacce alla salute del tempo presente, perché trovino nel Signore il conforto e la speranza, anche attraverso la nostra simpatia e disponibilità. Preghiamo.

Lettore: Per coloro che per ragioni di servizio, di emergenza, di cura sono costretti ad uscire di casa per il bene comune, perché il Signore li custodisca e li protegga. Preghiamo.

Lettore: Per le nostre parrocchie, perché impariamo dalle restrizioni e dalle rinunce di questi giorni il valore della nostra testimonianza comunitaria e, al termine dell’emergenza, possiamo riprendere a costruire la casa di Dio in mezzo agli uomini con una partecipazione piena e fruttuosa. Preghiamo.

Lettore: Per i nostri cari defunti, e soprattutto per coloro che in questi giorni si sono spenti lontano dagli affetti dei familiari. Il Signore li accolga nel suo paradiso, in attesa della risurrezione dell’ultimo giorno. Preghiamo.

Si consiglia di formulare anche altre intenzioni di preghiera che più premono alla famiglia.

Preghiera del Signore

Guida: Incoraggiati dal Signore Gesù Cristo, nostra vita e nostra risurrezione, accogliamo il suo insegnamento e diciamo insieme:
Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Guida: Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
Tutti: Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Orazione

Guida: Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che per volontà del Padre e con l’opera dello Spirito Santo, morendo hai dato la vita al mondo, per il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue offerto sull’altare dalla tua Chiesa anche per noi, liberaci da ogni colpa e da ogni male, fa’ che siamo sempre fedeli alla tua legge e non siamo mai separati da te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen.

Mentre tutti si segnano con il segno della croce la Guida dice:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti: Amen.

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