Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA XXII DELL’ANNO

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

Prima Lettura Dt 4, 1-2. 6-8. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando… osserverete i comandi del Signore.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 14. Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.

Seconda Lettura Gc 1, 17-18. 21b-22.27. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola.

Vangelo Mc 7,1-8.14-15.21-23. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Ci guardiamo allo specchio e qualcosa ci fa dire che siamo in ordine, che corrispondiamo ad una certa attesa, per cui possiamo presentarci agli altri. Da cosa traiamo questo canone che ci fa sentire a posto? Siamo puliti, siamo dignitosi, siamo giusti. Ma la nostra vita è più complessa della sola apparenza esteriore: abbiamo un’animo carico di sentimenti e non tutti sono dignitosi e belli; abbiamo un’intelligenza che impegnavo volentieri a ragionare di cose violente e ingiuste; abbiamo uno spirito che oscuriamo alla luce divina per lasciarlo isolato nel suo buio. Il credente sa che la sua dignità viene da Dio, che la sua attesa di bellezza non è nell’osservanza di qualche pratica, ma in un cuore puro, che l’essere “a posto” è dono di Dio, frutto della comunione con lui.

Vogliamo vincere la presunzione di salvarci da soli per gridare invece al Signore il bisogno che abbiamo della sua salvezza, lui che ci ama come siamo per trasformarci in lui. L’esperienza della vita cristiana non è l’esperienza della giustificazione di se stessi, ma della potenza dello Spirito che cambia anche i cuori induriti come pietre e li rende di carne come quello di Cristo Gesù. Un’altra umanità è possibile: noi vogliamo la vita del Figlio di Dio, sentimenti, pensieri, azioni del Signore Gesù.



 

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